Lodovico Pavoni
Lodovico Pavoni nasce a Brescia l'11 settembre 1784 da genitori nobili e benestanti, che lo educano cristianamente, evitandogli il pericolo di diventare il "giovin signore" di pariniana memoria.
Si rivela subito un ragazzo vivace e geniale, dotato di buona intelligenza, aperto a molti interessi (pittura, caccia, equitazione, meccanica...), sensibile ai problemi sociali.
Ordinato sacerdote nel 1807, si dedica subito a un'intensa attività catechetica, fondando presto un suo Oratorio per l'educazione cristiana dei ragazzi più poveri, anticipando i moderni centri educativi e l'associazionis
Nel 1812 il vescovo Gabrio Maria Nava lo nomina suo segretario, consentendogli tuttavia di continuare a dirigere l'Oratorio, sempre più frequentato. Nel 1818, nominato Canonico del Duomo, si dedica alla fondazione di un "privato Istituto di beneficenza" con annesso "Collegio d'arti", che dal 1821 si chiamerà "Pio Istituto S. Barnaba", per giovani poveri o abbandonati, con annessa in seguito una sezione per sordomuti.
Nei trent'anni successivi sviluppa un suo metodo educativo, che lo pone all'avanguardia dei pedagogisti dell'800[2]: gli elementi chiave (ragionevolezza
Muore il 1º aprile 1849 a Saiano, presso Brescia, mentre si adopera eroicamente per portare in salvo i suoi ragazzi durante l'insurrezione dei Bresciani contro gli Austriaci (le Dieci giornate di Brescia). La Chiesa riconosce l'eroicità delle sue virtù, proponendolo come modello di vita cristiana, il 5 giugno 1947 e lo beatifica il 14 aprile 2002; successivamente
Presbitero e fondatore
Nascita Brescia, 11 settembre 1784
Morte Rodengo-Saiano, 1º aprile 1849
Venerato da Chiesa cattolica Beatificazione 14 aprile 2002 da papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza 1º aprile