Il rito della Santa Messa
“MESSA” è il termine con cui nei riti latini viene chiamata la Celebrazione liturgica dell'Eucaristia.
L’origine del nome deriva dall’acclamazione finale del rito: “Ite missa est”, che, secondo alcuni, potrebbe significare “Andate, (l’Eucarestia) è stata mandata”, con la quale si congedavano i fedeli annunziando loro che l’Eucarestia era stata inviata ai malati.
Un'altra possibile spiegazione di questa formula (come suggerito da Giovanni Garbini nel suo libro "Dio della terra, Dio del cielo") potrebbe essere: ite, (hostia) missa est, “(la vittima) è stata offerta”, cioè “il sacrificio è finito”
Col tempo il participio passato “missa” è stato sostantivato in “Missa”, sostantivo col quale si è poi usualmente chiamata tutta la celebrazione eucaristica.
Aspetti e valori essenziali della Messa (dalla lettera pastorale del card. Giovanni Colombo per la Quaresima 1965: “La riforma liturgica incomincia dalla Messa”)
- La Messa è Memoria del Signore Gesù. E’ ciò che Egli stesso ha insegnato nell'istituzione della Cena eucaristica: « Fate questo in memoria di me » (Lc. 22, 19; I Cor. 11, 24‑26). Per poterne realmente fare memoria è necessario che il popolo di Dio impari a conoscere sempre più completamente e sempre più intimamente la persona di Gesù, nella sua preparazione profetica, nella sua attuazione storica, nella sua continuazione mistica, nel suo definitivo trionfo futuro. La liturgia della parola, costituita da tre letture bíbliche integrate dall'omelia, non ha altro scopo che questo.
- La Messa è presenza reale del Sacrificio del Calvario. La Messa costituisce cioè la realtà rinnovata del Sacrificio della Croce. Quando nella liturgia eucaristica il sacerdote fa il racconto dell'istituzione dell'Eucarestia, non agisce più come portavoce dei fedeli, ma in nome di colui che è il vero protagonista del rito: Cristo. Anzi è più esatto dire che Cristo stesso agisce e parla mediante la persona del sacerdote consacrante, e per la sua onnipotenza si rende presente sotto le sembianze del pane e del vino consacrati.
- La Messa è Sacrificio comunitario. Solo il sacerdote ha il potere di consacrare il Corpo e il Sangue del Signore, ma tutto il popolo, che in virtù del battesimo e della cresima è un popolo sacerdotale, ha il potere di ringraziare, di offrire, di implorare. Tutto ciò trova la sua più alta espressione nell’Amen con il quale il popolo risponde alla fine della preghiera eucaristica. Però si manifesta anche in tutto il rito: nei gesti, nelle risposte, nei canti e nelle preghiere comuni.
- La Messa è Cena del Signore. La Messa nasce come Cena di un rito nuovo durante la cena di un rito antico. Le parole che costituiscono il suo cuore sono parole di cena: « Prendete e mangiate... Prendete e bevete... ». Perciò la Messa è tutta un'aspirazione verso la Comunione, vi sfocia e in essa si conclude. Nella Comunione il simbolismo e il valore della Messa non si limita più solo alla Cena, ma va oltre, completandosi in un'altra realtà: l'unità del Corpo Mistico, vale a dire la nostra unione con Cristo e in pari tempo la nostra unione con tutti i nostri fratelli.
STRUTTURA DELLA MESSA
Nella Messa o Cena del Signore, il popolo di Dio è chiamato a riunirsi insieme sotto la presidenza del sacerdote, che agisce nella persona di Cristo, per celebrare il memoriale del Signore, cioè il sacrificio eucaristico. Per questo raduno locale della santa Chiesa vale perciò in modo eminente la promessa di Cristo: «Là dove sono due o tre radunati nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20). Infatti nella celebrazione della Messa, nella quale si perpetua il sacrificio della croce, Cristo è realmente presente nell’assemblea riunita in suo nome, nella persona del ministro, nella sua parola e in modo sostanziale e permanente sotto le specie eucaristiche.
La Santa Messa è costituita da due parti, la “Liturgia della Parola” e la “Liturgia eucaristica”, così strettamente congiunte tra loro da formare un unico atto di culto. Nella Messa viene imbandita tanto la mensa della Parola di Dio, quanto la mensa del Corpo di Cristo e i fedeli ne ricevono istruzione e ristoro. Ci sono, inoltre, alcuni riti che iniziano e altri che concludono la celebrazione.
La Messa inizia con i “riti di introduzione”, che precedono la Liturgia della Parola e sono l’introito, il saluto, l’atto penitenziale, il Gloria e l’orazione, detta colletta. Scopo di questi riti è che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l’Eucaristia.
La “Liturgia della Parola” consiste nella proclamazione delle letture scelte dalla Sacra Scrittura, che ne costituiscono la parte principale, dall’omelia, dalla professione di fede e dalla preghiera dei fedeli. Nella liturgia della Parola Dio parla al suo popolo, gli manifesta il mistero della redenzione e della salvezza e offre un nutrimento spirituale. Il popolo fa propria questa Parola divina con il silenzio e i canti e vi aderisce con la professione di fede. Così nutrito, prega per le necessità di tutta la Chiesa e per la salvezza del mondo intero.
La “Liturgia Eucaristica” è disposta come l’ultima Cena del Signore, quando Gesù istituì il sacrificio e convito pasquale per mezzo del quale è reso continuamente presente nella Chiesa il sacrificio della croce. Cristo infatti prese il pane e il calice, rese grazie, spezzò il pane e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete, mangiate, ….bevete; questo è il mio corpo;….. questo è il mio sangue. Fate questo in memoria di me”. La liturgia eucaristica inizia con la preparazione dei doni: vengono portati all’altare pane e vino con acqua, cioè gli stessi elementi che Cristo prese tra le sue mani. Poi si rende grazie a Dio per tutta l’opera della salvezza e le offerte diventano il Corpo e il Sangue di Cristo. Segue la frazione del pane e la comunione ai fedeli che si cibano del Corpo dell’unico Signore dall’unico pane e ricevono il suo Sangue dall’unico calice, allo stesso modo con il quale gli Apostoli li hanno ricevuti dalla mani di Cristo stesso.
I “Riti di conclusione” comprendono brevi avvisi, se necessari, il saluto e la benedizione del sacerdote, il congedo del popolo, il bacio dell’altare da parte del sacerdote, l’inchino profondo da parte di tutti i ministri.
Secondo il grado di solennità di questi altri riti, la Messa si suddivide in:
- Messa papale: celebrata dal Papa assistito dal Sacro Collegio dei Cardinali e dalla sua Corte, è il prototipo del rito romano e con essa e la sua storia si spiegano numerosi riti.
- Messa pontificale: è la Messa celebrata dal Vescovo o da altri Prelati superiori con tutti gli attributi della loro dignità e il servizio dei ministri superiori (Diacono, Suddiacono) e di un Prete Assistente. Riduzione della Messa papale, può essere celebrata al Trono o al Faldistorio secondo la dignità del celebrante e il luogo in cui celebra.
- Messa solenne: è quella cantata dal semplice Sacerdote con l’assistenza dei ministri superiori (Diacono, Suddiacono)
- Messa cantata: celebrata in canto dal semplice Sacerdote con l’assistenza dei soli ministri inferiori
- Messa letta, bassa o privata: il celebrante legge la Messa senza canto assistito da uno (o due) inservienti; Vescovi e Prelati possono godere di un’assistenza più completa.
LE SINGOLE PARTI DELLA MESSA
Ingresso: fedeli e ministri Segno di croce Saluto Atto penitenziale
Gloria Orazione del giorno (Colletta)
Prima lettura Salmo responsoriale Seconda lettura Vangelo
Omelia Credo Preghiera dei fedeli
Offertorio
Presentazione dei doni Preparazione dell’altare
Purificazione del sacerdote Invito alla preghiera
Orazione sulle offerte
Prefazio Santo Epiclesi per la consacrazione
Racconto della Cena: consacrazione
Anamnesi: celebrazione della memoria
Epiclesi per la comunione Intercessioni Dossologia finale
Padre nostro Preghiera per liberazione dai mali e pace
Segno della pace Frazione del pane Agnello di Dio
Preghiera per la purificazione Invito alla comunione
Comunione
Orazione Saluto Benedizione Congedo
Fonti bibliografiche: 1. Don G.Tomaselli - La Santa Messa - Scuola Grafica Salesiana – Palermo 2. A.Royo Marin – Teologia della perfezione cristiana –Edizioni Paoline.
Bibliografia
Ordinamento generale del Messale romano C.E.I. 2004
Redentionis sacramentum L.E.V. 2004
Catechismo della Chiesa Cattolica L.E.V. 1992
La Verità vi farà liberi L.E.V. 1995
- Schnitzler Il significato della Messa C. N. 1993
- Della Valentina La Messa E.D.I. 1991
- Gasparino La Messa Cena del Signore L.D.C. 1985
- Pilla La Basilica S.G. Bosco in Roma S.E.I. 1962