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Cresima o Confermazione

 

 

 

 

 

 

 

Con il Battesimo e l’Eucaristia, il sacramento della Confermazione costituisce l’insieme dei sacramenti dell’iniziazione cristiana.

La ricezione di questo sacramento è necessaria per il rafforzamento della grazia battesimale. Infatti, con il sacramento della Confermazione (i battezzati) vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo, e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere con la parola e con l’opera la fede come veri testimoni. Il rito della Cresima è l’unzione col sacro crisma, che serviva per ungere i sacerdoti, i re e i profeti. Il crisma imprime il sigillo. Il gesto accompagnato dall’imposizione delle mani del vescovo, che perpetua così quello degli apostoli.

 

Nell'Antica Alleanza, i profeti hanno annunziato la comunicazione dello Spirito del Signore al Messia atteso e a tutto il popolo messianico.

Tutta la vita e la missione di Gesù si svolgono in una totale comunione con lo Spirito Santo.

Gli Apostoli ricevono lo Spirito Santo nella Pentecoste e annunziano "le grandi opere di Dio". Essi comunicano ai neo battezzati, attraverso l'imposizione delle mani, il dono dello stesso Spirito.

Lungo i secoli la Chiesa ha continuato a vivere dello Spirito e a comunicarlo ai suoi figli.

Si chiama Cresima (nelle Chiese Orientali: Crismazione col Santo Myron) a motivo del suo rito essenziale che è l'unzione.2011 11 23 14 53 58

Si chiama Confermazione, perché conferma e rafforza la grazia battesimale. Il rito essenziale della Confermazione è l'unzione con il sacro crisma (olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo), che si fa con l'imposizione della mano da parte del ministro che pronunzia le parole sacramentali proprie del rito.

In Occidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le parole: "Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono".

Presso le Chiese Orientali di rito bizantino, l'unzione viene fatta anche su altre parti del corpo, con la formula: "Sigillo del dono dello Spirito Santo".

L'effetto della Confermazione è la speciale effusione dello Spirito Santo, come quella della Pentecoste. Tale effusione imprime nell'anima un carattere indelebile e apporta una crescita della grazia battesimale: radica più profondamente nella fili azione divina; unisce più saldamente a Cristo e alla sua Chiesa; rinvigorisce nell'anima i doni dello Spirito Santo; dona una speciale forza per testimoniare la fede cristiana.

Questo Sacramento può e deve riceverlo, una volta sola, chi è già stato battezzato, il quale, per riceverlo efficacemente, dev'essere in stato di grazia.

Ministro originario del Sacramento è il Vescovo.

Si manifesta cosi il legame del cresimato con la Chiesa nella sua dimensione apostolica. Quando è il presbitero a conferire tale Sacramento, come avviene ordinariamente in Oriente e in casi particolari in Occidente, il legame col Vescovo e con la Chiesa è espresso dal presbitero, collaboratore del Vescovo, e dal sacro crisma, consacrato dal Vescovo stesso.

 

CONFERMAZIONE

Fondamento: Sin dalle origini il gesto battesimale è seguito da altri riti, con i quali si trasmette ancora lo Spirito: Pietro e Giovanni pregano e impongono le mani ai samaritani, già battezzati da Filippo ( At 8, 14-17); Paolo fa’ la stessa cosa ai discepoli di Efeso, dopo averli fatti battezzare nel nome di Gesù (At 19,1-7).

Nei primi secoli è ovunque diffusa la pratica di aggiungere dopo il Battesimo i riti dell’imposizione delle mani e dell’unzione crismale sulla fronte, accompagnati dalla preghiera per avere un dono più abbondante di Spirito Santo.

Questi riti significano anche il pieno inserimento nella Chiesa e nelle missione, e perciò sono riservati al vescovo. Quando poi il cristianesimo si diffonde2011 11 23 14 52 53 nelle campagne e si moltiplicano il luogo del battesimo il vescovo non può essere presente dappertutto.

Allora in occidente la Confermazione viene staccata dal rito battesimale; in oriente invece rimane unita, ma il presbitero può amministrarla con il Crisma benedetto dal vescovo. Anche oggi in occidente, a motivo della vastità delle diocesi, sempre più spesso vengono delegati alcuni presbiteri per aiutare il vescovo in questa celebrazione.

Il Ministro: Vescovo o sacerdote delegato

Il segno: Crisma benedetto dal Vescovo nella Messa Crismale del Giovedì Santo composto di olio e aroma profumato ed imposizione della mano sulla testa

La Parola: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”.2011 12 05 17 33 48

Effetto :  Crescita nella grazia ed irrobustimento della fede mediante il conferimento dello Spirito Santo con i suoi sette doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio. (Attualizzazione della Pentecoste)

 

 

 

 

faq

 

Si accede alla Cresima durante il cammino della ICFR.

Gli adulti che richiedono la Cresima devono presentare domanda contattando il parroco e frequentare un corso diocesano di preparazione alla cui conclusione segue il sacramento, somministrato dal Vescovo.

 

Qual è il posto della Confermazione nel disegno divino della salvezza?
Nell’Antico Testamento, i profeti hanno annunziato la comunicazione dello Spirito del Signore al Messia atteso e a tutto il popolo messianico. Tutta la vita e la missione di Gesù si svolgono in una totale comunione con lo Spirito Santo. Gli Apostoli ricevono lo Spirito Santo nella Pentecoste e annunziano «le grandi opere di Dio» (At 2,11). Essi comunicano ai neo battezzati, attraverso l’imposizione delle mani, il dono dello stesso Spirito. Lungo i secoli la Chiesa ha continuato a vivere dello Spirito e a comunicarlo ai suoi figli.

Perché si chiama Cresima o Confermazione?
Si chiama Cresima (nelle Chiese Orientali: Crismazione col Santo Myron) a motivo del suo rito essenziale che è l’unzione. Si chiama Confermazione, perché conferma e rafforza la grazia battesimale.

Qual è il rito essenziale della Confermazione?
Il rito essenziale della Confermazione è l’unzione con il sacro crisma (olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo), che si fa con l’imposizione della mano da parte del ministro che pronunzia le parole sacramentali proprie del rito. In Occidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le parole: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono». Presso le Chiese Orientali di rito bizantino, l’unzione viene fatta anche su altre parti del corpo, con la formula: «Sigillo del dono dello Spirito Santo».

Qual è l’effetto della Confermazione?
L’effetto della Confermazione è la speciale effusione dello Spirito Santo, come quella della Pentecoste. Tale effusione imprime nell’anima un

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carattere indelebile e apporta una crescita della grazia battesimale: radica più profondamente nella fili azione divina; unisce più saldamente a Cristo e alla sua Chiesa; rinvigorisce nell’anima i doni dello Spirito Santo; dona una speciale forza per testimoniare la fede cristiana.

Chi può ricevere questo Sacramento?
Può e deve riceverlo, una volta sola, chi è già stato battezzato, il quale, per riceverlo efficacemente, dev’essere in stato di grazia.

Chi è il ministro della Confermazione?

Ministro originario è il Vescovo. Si manifesta cosi il legame del cresimato con la Chiesa nella sua dimensione apostolica. Quando è il presbitero a conferire tale sacramento – come avviene ordinariamente in Oriente e in casi particolari in Occidente -, il legame col Vescovo e con la Chiesa è espresso dal presbitero, collaboratore del Vescovo, e dal sacro crisma, consacrato dal Vescovo stesso.

 

 

Con quale criterio viene scelta la data della Cresima?
E’ opportuno che la celebrazione sia collocata in una data lungo l’anno liturgico, evitando i tempi di avvento e quaresima.

Chi è bene scegliere come Padrino e Madrina?
Per sottolineare la continuità di impegno assunto per la vita di fede del ragazzo, è conveniente che il Padrino o la Madrina sia la stessa persona che ha avuto questo compito nel battesimo. Se ciò non fosse possibile, è auspicabile sia scelta una persona praticante , significativa nel cammino di fede Cristiana.

I genitori possono fare da Padrino e Madrina?
No! Proprio in considerazione del fatto che compito dei Padrini è essere di sostegno all’opera dei genitori.

Chi garantisce l’idoneità del Padrino o della Madrina?
Il Padrino o la Madrina sono di norma presentati al parroco dai genitori del ragazzo/a che ne garantiscono l’idoneità secondo le norme canoniche.

L’avvenuta Confermazione viene poi registrata?
Si! Tra i libri della parrocchia esiste anche il registro della Cresima dove sono annotate tutte le celebrazioni della Confermazione. Inoltre è obbligo della Parrocchia informare dell’avvenuta celebrazione del sacramento il parroco del luogo dove il cresimato è stato battezzato.

Quale posto il cresimato è chiamato a prendere nel mondo?
Il cresimato si fa compagno di strada con tutti gli uomini di buona volontà, da un lato condividendo con tutti, attraverso prove e inquietudini, impegni e professionalità, quella corresponsabilità per una vita dignitosa e dall’altro vivendo l’amicizia e la fedeltà a Dio e al Vangelo nella fede che cercherà di testimoniare nella vita concreta di ogni giorno.

Cosa significa il gesto di “amicizia” al Cresimando sulla faccia durante il rito della Cresima?
Sono gesti che vengono da lontane tradizioni. Il gesto di toccare la guangia del Cresimato sarebbe una specie di sfida e di esortazione nel professare la fede anche di fronte alle diversità; ma è anche una “carezza” un saluto, qualche cosa simile al segno della pace che ci si scambia a messa prima della comunione.

Da dove viene l’olio della Cresima?
E’ comune e olio mescolato con balsamo e si chiama “CRISMA” dalla stessa radice della parola “CRISTO”. E’ stato benedetto dal Vescovo il giovedi santo nella cattedrale e distribuito nelle parrocchie per segnare “col sigillo dello Spirito” colui che viene cresimato a conferma del suo battesimo.

Quali sono i doni soprannaturali del sacramento della Cresima?
“Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sè....” (Galati 5,22)

Può essere cresimato un non battezzato?
No! La Cresima viene a confermare e rafforzare la grazia battesimale. Durante la cerimonia si è infatti invitati a rinnovare gli impegni battesimali.

La Cresima opera il cambiamento in un attimo?
La Cresima conferma ciò che il cristiano ha compreso e sviluppato dal battesimo. Quindi nessun miracolismo!
Lo Spirito agisce nel fedele che si è reso disponibile alla sua azione. La Cresima apre (inizia) il cammino nella fede più adulta. Non è una porta che si chiude, ma una partenza insieme ai fratelli più grandi della Comunità

 

 (Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 265-270)

 

 

Rito:

1. Liturgia della Parola
a) le letture bibliche
b) l'omelia

2. Liturgia del Sacramento
a) rinnovazione delle promesse battesimali
b) imposizione delle mani (l'azione essenziale del Sacramento)
c) crismazione e il bacio della pace

3. Preghiera universale (dei fedeli)

4. Rito di conclusione
a) preghiera del Signore
b) benedizione

Simboli:

1. L'imposizione delle mani:
Il rito del Sacramento spiega chiaramente questo gesto: "L'imposizione delle mani, fatta dal vescovo e dai sacerdoti concelebranti, è un gesto biblico pienamente adatto all'intelligenza del popolo cristiano: con esso si invoca il dono dello Spirito Santo". Questo gesto lo troviamo spesso nelle pagine della Bibbia sia dell'Antico che del Nuovo Testamento .

2. Crismazione:
esso indica simbolicamente la consacrazione e l'incorporazione a Cristo e alla Chiesa. La formula del Sacramento spiega con chiarezza il dono che si riceve con l'unzione crismale: Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono. I cresimanti sono partecipi dell'unzione del Messia, sono uniti dallo Spirito Santo per una missione. Il gesto dell'unzione fatto sul fronte indica la visibilità, il segno di appartenenza a Cristo, la testimonianza pubblica, il "profumo" di Cristo che il cresimato deve spandere attorno a sé.

3. Il bacio di pace:
in questo Sacramento il bacio di pace si può spiegare come un benvenuto o un'accoglienza ufficiale perché il cristiano nell'ambito del suo cammino di fede entra in una situazione diversa.

I SETTE DONI DELLO SPIRITO SANTO

Sapienza La sapienza secondo la Bibbia, è il modo di vivere la propria vita secondo la parola di Dio; è anche esperienza di vita di chi ha seguito la voce di Dio, e perciò può insegnare agli altri; è ancora ... la gioia, il gusto (lat. "sapere") di vivere.
Intelletto Dal latino "intus legére": vedere dentro; è la capacità di cogliere il ministero delle cose e dei fatti che viviamo, non accontentandosi dell'apparenza. Questo sguardo non superficiale ci aiuta a scoprire dietro ogni realtà la presenza onnipotente e insieme paterna di Dio.
Consiglio É la luce che ci fa scoprire quale è la nostra strada, il nostro vero bene nelle scelte piccole e grandi della vita; chi si lascia illuminare da questa luce divina, è capace di consigliare, aiutare, indirizzare anche le scelte degli altri. Ha dunque significato attivo e passivo.
Fortezza É la forza d'animo, il coraggio di seguire quella strada che Dio ci mostra e sulla quale ci chiama di vivere; è questo il dono dello Spirito Santo che ha dato la forza ai martiri di ieri e di oggi di testimoniare con il proprio sangue la loro fede.
Scienza É il dono che ci fa conoscere le cose, i fatti, le persone ... che sono tutte dono di Dio, e perciò da amare e rispettare perché in ciascuna di esse si cela immagine e la mano di Dio. É il dono che ci aiuta a capire (per quanto possibile alla mente umana) il mistero di Dio e ci aiuta ad accettarlo come qualcosa che pur difficile, non è mai irrazionale!
Pietà La "pietas" era il sentimento religioso degli antichi verso i loro dei. Non è dunque la commiserazione per gli altri, ma un profondo sentimento (religioso) filiale verso Dio, che si esprime anche in gesti concreti di fede, anche esteriori (p. es. preghiera).
Timor di Dio Non è certo la paura di Dio, ma piuttosto un sentimento reverenziale verso Dio; un atteggiamento di rispetto umile e fiducioso, che ci ricorda la grandezza di Dio Padre dalla cui bontà noi dipendiamo in tutto.

 

 

 

DOCUMENTAZIONE PER LA CRESIMA

Per ricevere il Sacramento della Cresima, occorre il biglietto di ammissione alla Cresima rilasciato dal parroco della Parrocchia dove si ha il domicilio. Per far sì che esso venga rilasciato, occorre presentare:

● certificato di Battesimo;

● attestato di frequenza al corso di Cresima;

● attestato di buon cristiano del/la padrino/madrina rilasciato dal parroco di domicilio.*

Per la scelta del /la padrino/madrina, si ricorda che:

● non deve essere uno dei genitori;

● non deve essere convivente, non sposato/a solo civilmente;

● deve essere cattolico/a e condurre una vita conforme alla Fede e all’incarico che assume (partecipare ai Sacramenti);

● deve aver compiuto i 16 anni e aver ricevuto la Cresima.

 

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