La Domenica in Albis

La domenica successiva a quella di Pasqua è denominata tradizionalmente domenica in Albis, secondo la locuzione latina “albis vestibus depositis” ossia è la domenica in cui “le vesti bianche vengono deposte”, poiché legata al rito del battesimo. Nei primi secoli della chiesa, infatti, il battesimo era amministrato (normalmente ad adulti che si convertivano) durante la veglia della notte di Pasqua e i nuovi battezzati ricevevano una veste bianca, segno della vita nuova appena ricevuta. Questi battezzati la portavano poi per tutta la settimana dell’ottava di Pasqua, fino alla domenica successiva, detta per questo “domenica in cui si depongono le vesti bianche”: in questo giorno, i neofiti le indossavano per un’ultima volta.

Il nome di Domenica in Albis (vestibus depostis) è legato al rito del Battesimo

Durante questi giorni i nuovi battezzati, con la loro veste bianca, partecipavano alle cosiddette “catechesi mistagogiche” (o “battesimali”) e venivano così gradualmente introdotti a fare esperienza del Signore nella comunità cristiana. Scriveva S. Giovanni Crisostomo ai neobattezzati: “È infatti un vero matrimonio spirituale ciò che si compie qui. Deducilo dal fatto che, come nelle nozze umane le feste durano sette giorni e si veste l’abito della festa, così anche noi per altrettanti giorni vi prolunghiamo questa festa spirituale, allestendovi la mistica mensa colma di innumerevoli beni. Ma che dico, sette giorni? Queste feste spirituali continueranno per sempre, se voi, restando sobri e vigilanti, conserverete immacolata e smagliante la veste nuziale del battesimo”.

Alla catechesi, nei riti di iniziazione cristiana antica, era così dedicata tutta la settimana che segue la Pasqua; il vescovo sentiva infatti la necessità di accompagnare i neofiti nei loro primi passi e condurli, attraverso le diverse celebrazioni, oltre la soglia del mistero cristiano.

Questa domenica è stata proclamata  Festa della Divina  Misericordia da Giovanni Paolo II  nel 2000, anno giubilare

Il Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti, riformato dopo il concilio Vaticano II, ha voluto recuperare l’antica tradizione della “mistagogia” e ne sottolinea il significato: “Dopo il conferimento dei tre sacramenti di iniziazione, Battesimo, Confermazione, Eucaristia, la comunità insieme con i neofiti prosegue il suo cammino nella meditazione del Vangelo, nella partecipazione all’Eucaristia e nell’esercizio della carità, cogliendo sempre meglio laprofondità del mistero pasquale e traducendolo sempre più nella pratica della vita (Rica, n. 37).

Il culto della Divina Misericordia è legato alla figura di Santa Faustina Kowalska

L’antifona di ingresso di questa domenica riprende le parole di 1Pt 2,2 e dice: “Come bambini appena nati, bramate il puro latte spirituale, che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia”. È una bella e antica antifona che illustra ai nuovi battezzati (e a tutti i credenti!) il senso di questa domenica, perché continuino a nutrire la loro fede, ora che sono finiti i festeggiamenti del loro ingresso nella chiesa: deponendo le loro vesti bianche “esteriori”, prende avvio la loro vita cristiana feriale, in cui devono continuare a portare vesti splendenti e luminose, questa volta “interiori”.


 

Novena alla Divina Misericordia di Santa Faustina Kowalaska

divinamisericordia

 

La novena si comincia il venerdì santo in preparazione alla Festa della Divina Misericordia, la prima domenica dopo Pasqua.

“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.


 


PRIMO GIORNO: Oggi conduciMi tutta l’umanità, e specialmente tutti i peccatori

“Figlia mia parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia rifugio e riparo per tutte le anime specialmente per i poveri peccatori”. St Faustina Diario, n 699.

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«Oggi conduciMi tutta l’umanità, e specialmente tutti i peccatori, ed immergili nel mare della Mia misericordia. «E con questo Mi consolerai dell’amara tristezza in cui mi getta la perdita delle anime».

Gesù misericordiosissimo, la cui prerogativa è quella d’avere Compassione di noi e di perdonarci, non guardare i nostri peccati, ma la fiducia che abbiamo nella Tua infinita bontà e accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non lasciarci uscire di lì per l’eternità. Ti supplichiamo per l’amore che Ti unisce al Padre ed allo Spirito Santo.

O onnipotenza della Divina Misericordia, rifugio per l’uomo peccatore, Tu che sei la misericordia e un mare di compassione, aiuta chi T’invoca in umiltà.

Eterno Padre, guarda con occhio di misericordia specialmente i poveri peccatori e tutta l’umanità, che è racchiusa nel pietosissimo Cuore di Gesù, e per la Sua dolorosa Passione mostraci la Tua misericordia, affinché per tutti i secoli possiamo esaltare l’onnipotenza della Tua misericordia. Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 

 

 

 

 


SECONDO GIORNO: Oggi conduciMi le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi

“Chiunque la reciterà otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. I sacerdoti la consiglieranno ai peccatori come ultima tavola di Salvezza. Anche se si trattasse del peccatore più incallito se recita questa coroncina una volta sola otterrà la grazia della Mia infinita Misericordia” Santa Faustina Diario n 687.

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«Oggi conduciMi le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi, ed immergile nella Mia insondabile misericordia. «Essi Mi hanno dato la forza di superare l’amara passione. Per mezzo loro come per mezzo di canali, la Mia misericordia scende sull’umanità».

Misericordiosissimo Gesù, da cui proviene ogni bene, aumenta in noi la grazia, affinché Compiamo opere di misericordia, in modo che quanti ci osservano lodino il Padre della misericordia che è nei cieli. La fonte dell’amore di Dio alberga nei cuori limpidi, purificati nel mare della misericordia, luminosi come le stelle, chiari come l’aurora.

Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua misericordia la schiera eletta per la Tua vigna, le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi e dona loro la potenza della Tua benedizione, e per i sentimenti del Cuore del Figlio Tuo, il Cuore in cui essi sono racchiusi, concedi loro la potenza della Tua luce, affinché possano guidare gli altri sulla via della salvezza, in modo da poter cantare assieme per tutta l’eternità le lodi della Tua misericordia infinita. Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 

 

 

 

 

 


TERZO GIORNO: Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli

 “Che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina. Le viscere della Mia Misericordia si inteneriscono per coloro che recitano questa coroncina”. St Faustina Diario n 848.

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«Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli, ed immergile nel mare della Mia misericordia. «Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza».

 

Oh Gesù misericordiosissimo, che elargisci a tutti in grande abbondanza le Tue grazie dal tesoro della Tua misericordia, accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non farci uscire da esso per tutta l’eternità. Te ne supplichiamo per l’ineffabile amore, di cui il Tuo Cuore arde per il Padre Celeste.

Sono imperscrutabili le meraviglie della Tua misericordia, non riesce a scandagliarle né il peccatore né il giusto. A tutti rivolgi sguardi di compassione, e attira tutti al Tuo amore.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime fedeli, come all’eredità del Figlio Tuo e, per la Sua dolorosa Passione concedi loro la Tua benedizione e accompagnale con la Tua protezione incessante, affinché non perdano l’amore ed il tesoro della santa fede, ma con tutta la schiera degli angeli e dei santi glorifichino la Tua illimitata misericordia nei secoli dei secoli. Amen.

 (Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 


QUARTO GIORNO: Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora.

“Figlia Mia, guarda l’abisso della Mia Misericordia e rendi onore e gloria a questa Mia Misericordia e fallo in questo modo: riunisci tutti i peccatori del mondo intero e immergili nell’abisso della Mia Misericordia.  Desidero darmi alle anime.  Desidero le anime figlia Mia.  Nel giorno della festa, festa della Misericordia, attraverserai il mondo intero e immergili nell’abisso della Mia Misericordia.  Io le guarirò e le fortificherò.  St Faustina, Diario n 206

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«Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora. «Anche a loro ho pensato nella Mia amara Passione, ed il loro futuro zelo ha consolato il Mio cuore. Immergili nel mare della Mia misericordia».

O misericordiosissimo Gesù, che sei la luce del mondo intero, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime dei pagani che non Ti conoscono ancora. I raggi della Tua grazia li illuminino, affinché anche loro assieme a noi glorifichino i prodigi della Tua misericordia, e non lasciarli uscire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore.

La luce del Tuo amore illumini le tenebre delle anime; fa’ che queste anime Ti conoscano e glorifichino con noi la Tua misericordia.
Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime dei pagani e di coloro che non Ti conoscono ancora, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Attirale alla luce del Vangelo. Queste anime non sanno quale grande felicità è quella di amarTi. Fa’ che anche loro glorifichino la generosità della Tua misericordia per i secoli dei secoli. Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 

 

 

 

 

 


QUINTO GIORNO: Oggi conduciMi le anime degli eretici e degli scismatici

“Figlia mia, parla ai sacerdoti della Mia insondabile Misericordia.  Le fiamme della Misericordia mi bruciano: voglio riversarle sulle anime, ma le anime non vogliono credere alla Mia bontà.  St Faustina Diario n 177.

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«Oggi conduciMi le anime degli eretici e degli scismatici e immergile nel mare della Mia misericordia. «Nella Mia amara Passione Mi hanno lacerato le carni ed il cuore, cioè la Mia Chiesa. Quando ritorneranno all’unità della Chiesa, si rimargineranno le Mie ferite ed in questo modo allevieranno la Mia Passione».

Misericordiosissimo Gesù, che sei la bontà stessa, Tu non rifiuti la luce a coloro che Te la chiedono; accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime degli eretici e le anime degli scismatici. Attira con la Tua luce all’unità della Chiesa e non lasciarli partire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore, ma fa’ che anch’essi glorifichino la generosità della Tua misericordia.

Anche per coloro che stracciano la Veste della Tua unità sgorga dal Tuo Cuore una fonte di pietà. L’onnipotenza della Tua misericordia, o Dio, può ritrarre dall’errore anche queste anime.

Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua misericordia alle anime degli eretici e degli scismatici, che hanno dissipato i Tuoi beni ed hanno abusato delle Tue grazie, perdurando ostinatamente nei loro errori. Non badare ai loro errori, ma all’amore del Figlio Tuo ed alla Sua amara Passione che ha preso su di Sé per loro, poiché anche loro sono racchiusi nel pietosissimo Cuore di Gesù. Fa’ che anche essi lodino la Tua grande misericordia per i secoli dei secoli. Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 


SESTO GIORNO: Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini

“Più un’anima ha fiducia e più ottiene. Parlami di tutto con la semplicità di un bimbo perché ho orecchio e cuore rivolti verso di te e ho piacere che tu mi parli” St Faustina Diario n 1578 e 921.

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«Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini e immergile nella Mia misericordia. «Queste anime sono le più simili al Mio cuore. Esse Mi hanno sostenuto nell’amaro travaglio dell’agonia. «Li ho visti come gli angeli della terra che avrebbero vigilato presso i Miei altari. «Su di loro riverso le Mie grazie a pieni torrenti. Solo un’anima umile è capace di accogliere la Mia grazia; alle anime umili concedo la Mia piena fiducia».

Misericordiosissimo Gesù, che hai detto: «Imparate da Me che sono mite ed umile di cuore», accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime miti e umili e le anime dei bambini. Queste anime attirano l’ammirazione di tutto il Paradiso e trovano lo speciale compiacimento del Padre Celeste; formano un mazzo di fiori davanti al trono di Dio, del cui profumo si delizia Dio stesso. Queste anime hanno stabile dimora nel pietosissimo Cuore di Gesù e cantano incessantemente l’inno dell’amore e della misericordia per l’eternità.

In verità l’anima umile e mite già qui sulla terra respira il Paradiso, e del profumo del suo umile cuore si delizia il Creatore stesso.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime miti e umili ed alle anime dei bambini, che sono racchiuse nella dimora del pietosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono le più simili al Figlio Tuo; il loro profumo s’innalza dalla terra e raggiunge il Tuo trono. Padre di misericordia e d’ogni bontà, Ti supplico per l’amore ed il compiacimento che hai per queste anime, benedici il mondo intero, in modo che tutte le anime cantino assieme le lodi della Tua misericordia per tutta l’eternità. Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 


SETTIMO GIORNO: Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia misericordia

“Figlia mia fa quanto è in tuo potere per la diffusione del culto della Mia Misericordia Io completerò quello che ti manca. Dì all’umanità sofferente che si stringa al Mio Cuore misericordioso e io lo colmerò di pace”.  St Faustina Diario n 1074

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«Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia misericordia, ed immergile nella Mia misericordia. «Queste anime hanno sofferto maggiormente per la Mia Passione e sono penetrate più profondamente nel Mio spirito. Esse sono un riflesso vivente del Mio cuore pietoso. «Queste anime risplenderanno con una particolare luminosità nella vita futura. Nessuna finirà nel fuoco dell’Inferno; Io difenderò in modo particolare ciascuna di loro nell’ora della morte».

Misericordiosissimo Gesù, il cui Cuore è l’amore stesso, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime che in modo particolare venerano ed esaltano la grandezza della Tua misericordia. Queste anime sono forti della potenza di Dio stesso, in mezzo ad ogni genere di tribolazioni e contrarietà, avanzano fiduciose nella Tua misericordia. Queste anime sono unite a Gesù e reggono sulle loro spalle l’umanità intera. Esse non saranno giudicate severamente, ma la Tua misericordia le avvolgerà nell’ora della morte. L’anima che esalta la bontà del Suo Signore, Viene da Lui particolarmente amata, è sempre accanto alla sorgente viva, ed attinge la grazia dalla Divina Misericordia.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime che esaltano e venerano il Tuo più grande attributo, cioè la Tua insondabile misericordia, e che sono racchiuse nel misericordiosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono un Vangelo vivente, le loro mani sono colme di opere di misericordia e la loro anima è piena di gioia e canta all’Altissimo l’inno della misericordia. Ti supplico, o Dio, mostra loro la Tua misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno posto in Te; si adempia in essi la promessa di Gesù che ha detto loro: «Le anime che onoreranno la mia insondabile misericordia, io stesso le difenderà come mia gloria durante la vita, ma specialmente nell’ora della morte». Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 


OTTAVO GIORNO: Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del Purgatorio

“Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: l’azione, la parola, la preghiera.  In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Mia Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell’Amore verso di Me.  In questo modo l’anima esalta e rende culto alla Mia Misericordia.  Si, la prima Domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia.  Ma deve esserci anche azione, poiché  anche la fede più forte non serve a nulla senza le opere” St Faustina Diario n 742.

 2010 divina misericordia (31)

«Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del Purgatorio ed immergile nell’abisso della Mia misericordia. I torrenti del Mio sangue attenuino la loro arsura. «Tutte queste anime sono molto amate da Me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze ed offrile per loro… Oh, se conoscessi i loro tormenti, offriresti continuamente per loro l’elemosina dello spirito e pagheresti i debiti che essi hanno nei confronti della Mia giustizia!».

Misericordiosissimo Gesù, che hai detto che vuoi misericordia, ecco io conduco alla dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime del Purgatorio, anime che a Te sono molto care e che, tuttavia, debbono soddisfare la Tua giustizia. I torrenti del Sangue e dell’Acqua che sono scaturiti dal Tuo Cuore spengano il fuoco del Purgatorio, in modo che anche là venga glorificata la potenza della Tua misericordia.

Dall’arsura tremenda del fuoco del Purgatorio s’innalza un lamento alla Tua misericordia, e le anime ricevono conforto, sollievo e refrigerio nel torrente formato dal Sangue e dall’Acqua.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime che soffrono nel Purgatorio, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Ti supplico per la dolorosa Passione del Figlio Tuo Gesù e per tutta l’amarezza da cui fu inondata la Sua santissima anima, mostra la Tua misericordia alle anime che sono sotto lo sguardo della Tua giustizia, non guardare a loro se non attraverso le Piaghe del Tuo amatissimo Figlio Gesù, poiché noi crediamo che la Tua bontà e la Tua misericordia sono senza limiti. Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 


NONO GIORNO: Oggi conduciMi le anime tiepide

“Scrivi: Sono tre volte Santo e ho orrore del più piccolo peccato.  Non posso amare un’anima macchiata dal peccato, ma quando si pente la Mia generosità non ha limiti verso di lei.  La Mia Misericordia l’abbraccia e la perdona.  Con la Mia Misericordia inseguo i peccatori su tutto le loro strade ed il mio Cuore gioisce quando essi ritornano a Me. Dimentico le amarezze con le quale hanno abbeverato il Mio Cuore e sono lieto per il loro ritorno.  Dì ai peccatori che li attendo sempre, sto in ascolto del battito del loro cuore per sapere quando batterà per Me.”
St Faustina Diario n 1728

 2010 divina misericordia (34)

«Oggi conduciMi le anime tiepide ed immergile nell’abisso della Mia misericordia. Queste anime feriscono il Mio cuore nel modo più doloroso. «La Mia anima nell’Orto degli Ulivi ha provato la più grande ripugnanza per un’anima tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: – Padre, allontana da me questo calice, se questa è la Tua volontà. Per loro, ricorrere alla Mia misericordia costituisce l’ultima tavola di salvezza».

Misericordiosissimo Gesù, che sei la pietà stessa, introduco nella dimora del Tuo Cuore pietosissimo le anime tiepide. Possano riscaldarsi nel Tuo puro amore queste anime di ghiaccio, che assomigliano a cadaveri e suscitano in te tanta ripugnanza. O Gesù pietosissimo, usa l’onnipotenza della Tua misericordia, attirale nell’ardore stesso del Tuo amore e concedi loro l’amore santo, dato che puoi tutto.

Il fuoco e il ghiaccio non possono stare uniti, poiché, o si spegne il fuoco o si scioglie il ghiaccio, ma la Tua misericordia, o Dio, può soccorrere miserie anche maggiori.

Eterno Padre, guarda con occhi di misericordia alle anime tiepide, che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Padre della misericordia, Ti supplico per l’amarezza della Passione del Tuo Figlio e per la Sua agonia di tre ore sulla croce, permetti che anche loro lodino l’abisso della Tua misericordia… Amen.

(Si reciti la coroncina della Divina Misericordia)

 

 2010 divina misericordia (37)

 


La Coroncina alla Divina Misericordia:

(Per la recita si usa una normale corona del rosario)

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 

Si inizia con: il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Credo.

 

Credo:

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

 

Sui (5) g2010 divina misericordia (39)rani maggiori del rosario si dice:

Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore Nostro, Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo.

Sui (50) grani minori del rosario si dice:

Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

Alla fine si dice per tre volte:

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.

 

 

Alla fine si dice:

O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te!

 

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 2010 divina misericordia (40)

 


Le Promesse di Gesù Misericordioso:

 

Con questa coroncina otterrai qualsiasi grazia, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà. La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell'ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina. I sacerdoti la raccomandino a chi vive nel peccato come una tavola di salvezza. Se verrà recitata accanto a un moribondo, Mi metterò fra il Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore Misericordioso.

Culto della Divina Misericordia

Il cuore del2010 divina misericordia (45) culto alla Divina Misericordia

 

La Fiducia

E’ l’essenza della devozione alla Divina Misericordia, lo è fino al punto che senza la fiducia non c’è la devozione che voleva Gesù. “Le grazie della Mia Misericordia si attingono con un solo recipiente e questo è la fiducia. Più un’anima ha fiducia più ottiene. (1578)

La Misericordia

“Ogni anima deve rispecchiare in se la Mia Misericordia” ha detto Gesù a suor Faustina, ricordando il fondamentale dovere cristiano. La pratica della Misericordia non è, dunque, un consiglio o un’indicazione, ma un dovere di ogni credente.

E ancora Gesù ha detto a suor Faustina:

“Figlia Mia, osserva il Mio cuore misericordioso e riproduci nel tuo cuore e nelle tue azioni la sua pietà, in modo che tu stessa, che proclami al mondo la Mia Misericordia, ne sia infiammata” (1688)

Le forme del culto alla Divina Misericordia

La venerazione dell’immagine

La prima forma del culto della Divina Misericordia si esprime nella Venerazione dell’immagine di Gesù Misericordioso. E’ un preciso desiderio di Gesù che l’immagine che deve essere Venerata rappresenti i tratti della visione avuta da suor Faustina il 22 febbraio 1931.

Si tratta quindi dell’immagine con due raggi, uno rosso che rappresenta il sangue e uno pallido che rappresenta l’acqua con la scritta: “Gesù confido in te”.

Il significato di questo quadro è strettamente legato alla liturgia della Domenica dopo pasqua, cioè la Domenica della Divina Misericordia. La chiesa legge in quel giorno il Vangelo secondo S.Giovanni che descrive l’apparizione di Gesù risorto nel Cenacolo e l’istituzione del sacramento della penitenza (Gv 20,19-29). L’immagine rappresenta dunque il Salvatore risorto che porta agli uomini la pace con la remissione dei peccati, a prezzo della Sua Passione e morte in croce.

Gesù ha detto a suor Faustina:

“Desidero che questa immagine venga solennemente benedetta nella Domenica dopo Pasqua e Venerata nel mondo intero. Prometto che l’anima che Venererà questa immagine non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria”.

La Festa della Divina Misericordia

Questa seconda forma del culto della Divina Misericordia occupa il posto più importante tra tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia che sono state rivelate a santa Faustina.

Per la prima volta Gesù le ha parlato dell’istituzione di questa festa a Plock nel 1931, quando le trasmise la Sua volontà riguardo all’immagine:

“Io deside2010 divina misericordia (51)ro che vi sia una festa della Misericordia, voglio che l’immagine che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima Domenica dopo Pasqua, questa Domenica deve essere la festa della Misericordia”.

La scelta di questa domenica indica chiaramente che nei piani di Dio esiste uno stretto legame tra il mistero pasquale della redenzione e il significato della Divina Misericordia. Gesù richiede che questa Festa sia preceduta dalla Novena (con inizio il Venerdi santo).

Gesù ha detto a suor Faustina:

“Desidero


che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Misericordia. Questa Festa è uscita dalle viscere della Mia Misericordia ed è confermata nell’abisso delle Mie grazie. Ogni anima che crede ed ha fiducia nella Mia Misericordia, la otterrà. In quel giorno, l’anima che si confesserà e riceverà degnamente la santa comunione, dopo aver fatto per nove giorni (a partire dal Venerdi santo) una novena usando la Coroncina alla Divina Misericordia, riceverà la grande grazia della remissione totale di tutte le pene e dei castighi”.

La coroncina alla Divina Misericordia

Il terzo modo di adorare la Divina Misericordia si esprime, secondo l’intenzione di Gesù, per mezzo della preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia, (dettata da Lui Stesso a suor Faustina a Vilnius il 13-14 settembre1935 come preghiera per placare l’ira di Dio). Attraverso questa preghiera noi offriamo al Padre Eterno tutta la persona di Gesù, cioè la sua personalità divina e tutta la sua umanità che comprende corpo, sangue e anima.

Gesù ha detto a suor Faustina:

“Con questa Coroncina otterrai qualsiasi grazia, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà. La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa Coroncina”.

L’ora della Misericordia

Questa forma del culto della Divina Misericordia è la preghiera delle “ore tre del pomeriggio”, in altre parole l’Ora della Misericordia. In quest’ora Gesù ci chiede di meditare sulla sua Passione percorrendo magari la Via crucis o in mancanza di tempo raccogliendosi per un breve momento in preghiera recitando per esempio: “O Sangue ed Acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù, come sorgente di Misericordia per noi, confido in te”.

“Ogni volta che senti l’orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella Mia Misericordia, adorandola ed esaltandola. In quell’Ora,  dice Gesù,  non rifiuterò nulla all’anima che Mi prega per la Mia Passione”.

Diffusione del culto

Il quinto modo per adorare la Divina Misericordia consiste nella diffusione di questo culto nelle sue varie forme.
Gesù promette a tutte le anime che diffonderanno il culto alla Divina Misericordia, la Sua protezione materna in tutta la vita e nell’ora della morte..

“Tutte le anime che adoreranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il culto, queste anime nell’ora della morte non avranno paura, la Mia Misericordia le proteggerà in quell’ultima lotta”.

Altri elementi di devozioni

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Fanno parte della spiritualità della Divina Misericordia anche altri elementi praticati e promossi intensamente da suor Faustina e sono:

L’AMORE PER LA CHIESA che suor Faustina vorrebbe accendere nei cuori di tutti i cristiani. Scriveva infatti nel Diario: ”Come una brava figlia che ama la madre, prega per lei, cosi’ ogni anima cristiana deve pregare per la chiesa che per lei è madre.

L’AMORE PER L’EUCARESTIA occupa il posto centrale nella vita di suor Faustina. Tutti i momenti liberi li passava ai piedi del Maestro nascosto nel Santissimo Sacramento. Perchè per lei: ”E’ Li’, la sede della Misericordia di Dio e la medicina per le nostre infermità” (1747) ”Tutto ciò che c’è di buono in me l’ha procurato la Santa Comunione, debbo tutto ad Essa”(1392)


 

LA DEVOZIONE A MARIA MADRE DI MISERICORDIA. Infine la spiritualità della Divina Misericordia viene impregnata dalla profonda devozione per Maria. Suor Faustina venerava Maria come Madre di Misericordia, colei che come nessun’altro ha sperimentato la Misericordia e ha partecipato alla Rivelazione della Divina Misericordia. Maria diventa, per suor Faustina, Maestra della vita interiore. Suor Faustina non soltanto pregava e festeggiava la Madonna, ma la imitava e imparava da Lei come Amare Dio e gli uomini, come unirsi con Suo Figlio e come partecipare alla Sua Opera per salvare le anime perdute: ”Più imito la Madre di Dio più profondamente conosco Dio” (843)

 

 


Cos'è e come è nata la festa della Divina Misericordia

 

Fu istituita da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò una settimana dopo la Pasqua. A volerla, secondo le visioni avute da suor Faustina Kowalska, la religiosa polacca canonizzata da Wojtyla nel 2000, fu Gesù stesso

 

La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.

 

Dove è stata celebrata per prima questa ricorrenza?

Il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia. Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia - Lagiewniki era già presente nel 1944. La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l'indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha. Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina Kowalska fu la prima a celebrare individualmente questa festa con il permesso del confessore.2010 divina misericordia (54)

 

 

Quali sono le origini della festa?

Gesù, secondo le visioni avute da suor Faustina e annotate nel Diario, parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Płock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia". Negli anni successivi  Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.

 

Perché è stata scelta la prima domenica dopo Pasqua?

La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore". Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre". La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che "elargirà grazie di ogni genere".

 

Come si festeggia?

Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
- che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
- che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia. "Sì, - ha detto Gesù - la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta".

 

Chi era suor Faustina Kowalska?

Nata in un villaggio polacco e battezzata col nome di Elena, è la terza dei 10 figli di Marianna e Stanislao Kowalski. Che sono contadini poveri, nella Polonia divisa tra gli imperi russo, tedesco e austriaco. Lei fa tre anni di scuola, poi va a servizio. Pensava di farsi suora già da piccola, ma realizza il progetto solo nell’ agosto 1925: a Varsavia – ora capitale della Polonia indipendente – entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. E fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, passando poi per varie case della Congregazione (tra cui, quelle di Varsavia, Vilnius e Cracovia). Ma al tempo stesso è destinataria di visioni e rivelazioni che i suoi confessori le suggeriscono di annotare in un diario (poi tradotto e pubblicato in molte lingue). E tuttavia non crede che questi fatti straordinari siano un marchio di santità. Lei scrive che alla perfezione si arriva attraverso l’ unione intima dell’ anima con Dio, non per mezzo di “grazie, rivelazioni, estasi”. Queste sono piuttosto veicoli dell’ invito divino a lei, perché richiami l’ attenzione su ciò che è stato già detto, ossia sui testi della Scrittura che parlano della misericordia divina e poi perché stimoli fra i credenti la fiducia nel Signore (espressa con la formula: "Gesù, confido in te") e la volontà di farsi personalmente misericordiosi. Muore a 33 anni in Cracovia. Beatificata nel 1993, è proclamata santa nel 2000 da Giovanni Paolo II. Le reliquie si trovano a Cracovia-Lagiewniki, nel santuario della Divina Misericordia. La sua festa ricorre il 5 ottobre.

 


La festa della Divina Misericordia

 

La Festa della Divina Misericordia occupa il posto più importante tra tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia che sono state rivelate a Santa Faustina. Per la prima volta Gesù le ha parlato dell’istituzione di questa festa a Plock nel 1931, quando le trasmise la sua volontà riguardo all’immagine:
« Io desidero che vi sia una festa della Misericordia: voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia »
(Diario, p. 75).
La scelta della prima domenica dopo Pasqua come festa della misericordia ha un suo profondo significato teologico, che indica un forte legame tra il mistero pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla Novena alla Divina Misericordia, che precede la festa e inizia il Venerdì Santo e durante la quale si recita la Coroncina. La festa non è soltanto un giorno di particolare adorazione di Dio nel mistero della misericordia, ma è un tempo di grazia per tutti gli uomini.
« Desidero – ha detto Gesù – che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori »
(Diario, p. 440).
« Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l’ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre »
(Diario, p. 561)
L’importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa.
« In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita – ha detto Cristo – questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene »
(Diario, p. 235)
« In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. (…) Nessun’anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto »
(Diario, p. 441)
Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa Comunione.
« Nessun’anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia »
(Diario, p.378).

 



Decreto istituzione


La Domenica della Divina Misericordia è stat istituita dal Servo di Dio il Papa Giovanni Paolo II il 30 Aprile del 2000 durante le Solenne Celebrazione Eucaristica in occasione della Canonizzazione della Beata Suor Maria Faustina Kowalska. Successivamente la Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti ha emanato il Decreto di istituzione il 5 Maggio 2000 che qui riportiamo.

 

 

CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI DECRETO
Pietà e tenerezza è il Signore (Sal 111, 4), il quale per il grande amore con il quale ci ha amati (Ef 2,4), ci ha donato con indicibile bontà il suo unico Figlio, nostro Redentore, affinché attraverso la sua morte e risurrezione aprisse al genere umano le porte della vita eterna, e affinché, accogliendo la sua misericordia dentro il suo tempio, i figli dell’adozione esaltassero la sua gloria fino ai confini della terra. Ai nostri giorni i fedeli di molte regioni della terra, nel culto divino e soprattutto nella celebrazione del mistero pasquale, nel quale l’amore di Dio verso tutti gli uomini risplende in massima misura, desiderano esaltare quella misericordia.
Accogliendo tali desideri, il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ha benignamente disposto che nel Messale Romano d’ora innanzi al titolo della II Domenica di Pasqua sia aggiunta la dizione «o della Divina Misericordia», prescrivendo anche che, per quanto concerne la celebrazione liturgica della stessa Domenica, siano da adoperare sempre i testi che per quel giorno si trovano nello stesso Messale e nella Liturgia delle Ore di Rito Romano. La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti rende ora note queste norme del Sommo Pontefice affinché esse vengano condotte a compimento. Nonostante qualsiasi norma in contrario.
Dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il 5 Maggio 2000.
Jorge A. Card. Medina Estévez Prefetto e Francesco Pio Tamburrino Arcivescovo Segretario

 

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